(…) Le proposte rasentano la follia. Se l’Fmi non critica lo sblocco dopo nove anni del contratto del pubblico impiego, allo stesso tempo ritiene però che si debba intervenire con l’accetta su pensioni e tasse. Come? Ad esempio tagliando la quattrodicesima e parte della tredicesima, stringendo le maglie sulla reversibilità per i superstiti, ricalcolando le “vecchie” pensioni erogate ancora con il metodo retributivo e dando un giro di vite sulla rivalutazione periodica degli assegni.

Leggermente meglio va dal lato del fisco. Il Fondo ritiene imprescindibile arrivare ad una riduzione delle imposte, specialmente Irpef, Ires e Irap. Allo stesso tempo, però, bisogna rispettare il principio del pareggio di bilancio: se una mano dà, l’altra deve togliere. Ecco allora l’idea di aumentare l’Imu e le trattenute sui dividendi, mentre andrebbero rivisti molti dei bonus fiscali, senza contare l’immancabile capitolo sul potenziamento della lotta all’evasione fiscale, croce e delizia di ogni manovra che puntualmente si ritrova poi a non destinare al taglio delle tasse quanto incassato dall’attività dell’Agenzia delle Entrate. (…)

Tasse più alte e tagli alle pensioni: la ricetta del Fmi per strozzare l’Italia

By aidos