Un bell’articolo di Gianfranco Amato. Pungente e sagace come sempre!

Diffidate delle imitazioni

Qualcuno ricorderà l’accoglienza perplessa e scettica che ricevette il progetto politico del Popolo della Famiglia quando, due anni fa, si affacciò nel panorama politico italiano. Si guardava con una certa sufficienza l’idea che un partito potesse mettere al centro della propria azione una cosa come la famiglia. Sì, proprio quell’istituto che pur essendo riconosciuto dall’art.29 della Costituzione è sempre stato trattato come un oggetto estraneo alla politica. Continuavamo a sentirci ripetere sempre la stessa domanda e la medesima obiezione: «Ma cosa centra la famiglia? I temi che interessano la gente e di cui la politica deve occuparsi sono l’economia, il lavoro, la sicurezza, l’ambiente».

Hai voglia di spiegare che la «famiglia è la cellula della società», citando Cicerone e Aristotele, o che «la famiglia rappresenta il “prisma” attraverso cui considerare tutti i problemi sociali», citando San Giovanni Paolo II. Perle ai porci. Venivamo semplicemente guardati come extraterrestri della politica. Degli ingenuotti un po’ naïve, destinati a comprendere, prima o poi, che la famiglia non è tema da potersi porre al centro del dibattito politico.

Due anni fa, invece, il Popolo della Famiglia ci ha provato alle elezioni amministrative del 2016, e ci è riuscito. Oggi tutti parlano di famiglia e natalità. Basta guardare quello che sta accadendo nella campagna elettorale per le politiche 2018 che è appena partita.

E’ davvero uno spettacolo ascoltare i leader dei partiti oggi in competizione.

Cominciamo dal candidato premier del movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio: …continua qui

By aidos