Le cause che secondo l’Abi hanno portato a una situazione non più gestibile e quindi alla decisione di disdire unilateralmente i contratti nazionali vigenti sono ascrivibili prevalentemente a tre fattori: la perdita di redditività delle banche connessa alla crisi economica e al boom dell’home banking, il peso eccessivo del fisco sugli istituti di credito e l’elevato costo del lavoro per un personale non più adeguatamente professionalizzato. E che fine hanno fatto, mi domando, le responsabilità di quei manager iper-retribuiti nella cattiva gestione di banche ed istituti, che persino diversi casi di cronaca hanno portato negli ultimi anni all’attenzione di tutti? È mai possibile che a pagare siano sempre i soliti, i più deboli, ossia i dipendenti? Inoltre, mi permetto di ricordare all’Abi che, quando ci si siede a un tavolo per rinegoziare l’impianto contrattuale, solitamente lo si fa alla luce di un progetto industriale condiviso. Cosa che, a quanto mi risulta, ancora non esiste.

(Immagine: http://alegrepp.tumblr.com)

By aidos