Angelo Baglioni: La campagna elettorale ha dimenticato le banche. Ma il prossimo governo dovrà negoziare in Europa su assicurazione dei depositi, regole di vigilanza e titoli pubblici nei bilanci bancari. Altrimenti decideranno gli altri. E non sarà un bene per l’Italia.

Assicurazione dei depositi: La Germania con l’appoggio (manco a dirlo) del ragazzo prodigio francese Emmanuel Macron apre all’introduzione di una assicurazione europea dei depositi. Assicurazione che nel nuovo progetto sarà solo di facciata poichè la  proposta avanzata di recente dalla Commissione UE prevede che il futuro European Deposit Insurance Scheme (Edis) faccia solo prestiti ai sistemi nazionali di assicurazione dei depositi, qualora abbiano esaurito i loro soldi. Non ci sarà quindi alcuna “ri-assicurazione”.

Più pressione sui crediti deteriorati?  Gli economisti franco-tedeschi spingono affinché le autorità di supervisione aumentino la loro pressione affinché si riducano ulteriormente i crediti deteriorati esistenti. La Banca centrale europea preme per un’accelerazione alle rettifiche sui nuovi crediti deteriorati, imponendo rilevanti costi alle banche italiane.

Titoli pubblici nei bilanci delle banche E’ la questione più spinosa. Quelle italiane hanno il 9 per cento del loro attivo concentrato sul rischio rappresentato dal Tesoro italiano. Quale modalità di contabilizzazione in bilancio verrà avallata dalla UE impatterà sui bilanci dei nostri istituti.

Chiaro che la politica nei prossimi mesi giocherà un ruolo decisivo, anche se in campagna elettorale, nessuno ne parla.

Banche, le grandi assenti dalla campagna elettorale

By jvb