Il presidente dell’Abi, Mr. Patuelli, è in gran forma; bellissima la sua battuta sulla “crisi etica” dei banchieri. Meglio di un comico di Zelig. Condivisibile invece la critica all’Europa. C’è da chiedersi com’è possibile che i banchieri si accorgano solo ora che il nostro Paese non ha credibilità all’estero ed in Europa siamo il cagnolino scodinzolante di Frau Angela Dorothea Merkel e nulla più. Se è vero quanto afferma Patuelli, ovvero che non c’è stato un atto formale da parte della UE per bloccare il salvataggio delle Banche, c’è da chiedersi perché Governo e la Banca d’Italia hanno perso così tanto tempo facendo ulteriormente aggravare la situazione e rendendo i salvataggi più onerosi sia per la collettività che per i singoli risparmiatori delle Banche coinvolte.

Patuelli: “Il salvataggio delle banche è una legnata”

Il presidente dell’Abi critica l’Europa: “Siamo imbestialiti, la Germania può usare soldi pubblici e noi no. Così non va”. Il Tribunale Ue ha autorizzato l’intervento di Berlino a sostegno di una banca tedesca

(…) “Le crisi bancarie – ha spiegato Patuelli – ci producono una reazione etica, innanzitutto verso coloro che hanno amministrato male le banche in un periodo di crisi e, quindi, restiamo in attesa delle indagini giudiziarie e dei procedimenti in atto. Inoltre, siamo imbestialiti per dover pagare le conseguenze di questi dissesti, perché tutte le banche italiane stanno per pagarne le conseguenze, in un’Europa che contemporaneamente con fondi pubblici in Germania salva una banca di Amburgo”. (…)

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By jvb