La crisi è alle spalle, le banche son tornate al periodo delle “vacche grasse”.

Il più pagato tra i banchieri è Federico Ghizzoni che grazie ai bonus segna un +30% sul compenso dell’anno prima.

Ha percepito un compenso di 3,02 milioni tra parte fissa (2 milioni) e parte variabile.

Ghizzoni stacca di parecchie lunghezze il suo collega a capo di Intesa, Carlo Messina, che incassa “solo” 2,2 milioni di compensi.

Partendo dal principio di equità distributiva sancito nel CCNL in via di approvazione, tutto questo significa un analogo aumento della parte variabile di tutti i lavoratori del Gruppo guidato da Mr. Ghizzoni?

Personalmente mi accontenterei che si ponesse fine alla politica di esternalizzazioni selvagge, un concreto impegno del Gruppo contro lo stress lavoro correlato, un maggior investimento su formazione e crescita professionale dei lavoratori e garantire quella mobilità infragruppo sempre decantata negli accordi con i sindacati e poco – per non dire mai – applicata.

I have a dream….ma la realtà è tutt’altra cosa….

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By jvb