“MINISTRO BRAY FIERO DELLA SUA IMMAGINE NONOSTANTE POMPEI CADE A PEZZI E CI SI APPRESTA A SUBIRE L’ENNESIMA RIFORMA “FARSA” DEL MIBACT

“E’ incredibile come nel nostro Paese le cose non possono cambiare!!! Mentre il ministro dei beni culturali e del turismo, Massimo Bray si guadagna la medaglietta di chi vuole guidare un cambiamento vero per il mondo della cultura italiana, noi, senza timore di essere smentiti, possiamo dire ad alta voce che Bray pensa solo alla sua immagine e vi spieghiamo il perché – dice Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal- Unsa Beni Culturali – fino ad oggi solo tagli di nastri per l’onorevole Pd della Treccani e un “Decreto cultura” trionfalistico ma che alla fine della fiera risolverà (sempre se attuato) ben poco.

Si pensi a quelle tanto annunciate assunzioni di giovani, un bluff – prosegue il sindacalista – saranno pochissimi posti con retribuzioni da  fame, non più di 400 euro mensili, una vera vergogna nazionale.

Intanto  ci vogliono far credere e il ministro Bray in prima fila, che saranno provvedimenti per la crescita dell’occupazione nel nostro Paese mentre in realtà è solo una grande propaganda pre-elettorale.

Atti concreti di Bray se andiamo a stringere non riusciamo a vederli, Pompei cade a pezzi e il responsabile del dicastero della cultura che fa? Nulla, attende forse decisioni dall’alto del suo premier Letta? E il premier Letta per caso attende coordinate dallo zio che quando si parla di Beni culturali vuole sempre metterci becco?

La cultura italiana è allo sbando, che cosa si aspetta per nominare il manager di Pompei? I soldi sono stati stanziati, il lavoro da fare non manca, ma a Roma si litiga per un posto da 300 mila euro l’anno. L’Europa ci sollecita ma noi nulla, al Mibact se ne fregano altamente.

Per non parlare poi – prosegue Urbino – della riforma farsa del ministero presentata recentemente dalla commissione dei saggi voluta da Bray.

Non una riga sull’abolizione di Ales, la Spa del Mibact che da anni assume personale senza controllo alcuno da parte dell’Amministrazione  e senza adeguata preparazione professionale.

Per non parlare del carrozzone Arcus tornato in vita con un emendamento del Pdl e il ministro Bray che fa? Continua a tagliare nastri e farsi ritrarre sulla sua biciletta per un post su twitter o facebook.

Basta signor ministro, stia più al Collegio romano invece di andare a zonzo, abolisca i contratti al personale che deve andare in pensione nell’anno 2014, annulli i contratti fatti a personale privo dei requisiti essenziali ( scheda di valutazione triennale)- peraltro richiesta dal bando – e già contestati dalla Corte dei Conti.

Cancelli la figura del Segretario Generale del Mibact, costa enormemente e non serve a nulla, è un doppione di altri organismi esistenti, come non servono a nulla le dispendiosissime Direzioni Regionali. Aiuti lei signor ministro ad attuare una vera “Spending Review”.

Effettui la rotazione dei Dirigenti che hanno prestato servizio più di 5 anni nella stessa città e/o nella stessa posizione, insomma, cominci a lavorare sul serio, a fare il ministro della cultura, perché la cultura del nostro Paese, ha urgente bisogno di essere curata, conclude Urbino”

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By Pigi