L’assurdo nasce dal confronto fra la domanda dell’uomo e l’irragionevole silenzio del mondo…sindacale.

Non me ne voglia Albert Camus se mi sono permesso di “interpretare” questo suo celebre aforisma, ma calza proprio a pennello con una mail ricevuta stamani da un collega di Unicredit.

Il collega mi ha inoltrato una comunicazione dell’ Human Resource in merito alla questione “piano ferie”. Una mail semplicemente delirante, sembra scritta da un commerciale più che da un referente HR. Ma in effetti una logica c’è; anche l’HR ormai ha abdicato al suo ruolo e si limita ad esprimere le sue funzioni con molta compiacenza e sudditanza rispetto al top management rendendo di fatto la funzione HR fragile ed a scarso valore aggiunto (non a caso abbiamo esternalizzato numerose attività ad essa associate).

Anche l’HR è quindi un business a tutti gli effetti, tant’è che se dalla mail inviata ai Responsabili di comparto (e da questi ai lavoratori) cancellassimo la parola “ferie” questa potrebbe facilmente essere sostituita da qualsiasi altro “prodotto”. Si parla di “obiettivi da raggiungere”, “target”, “pianificazione”….

Ma vi rendete conto in che mani siamo? Tutto è business, tutto è mercificazione.

Ecco come chiude la mail dell’HR:

Vi ringrazio per l’ottima pianificazione già fatta. Manca solo un piccolo step per poche risorse per raggiungere i target. Vi prego quindi di verificare e sollecitare in tal senso le vostre risorse (in allegato solo chi non ha raggiunto l’obiettivo).

Il tutto ovviamente alla faccia delle disposizioni di legge e del CCNL vigente.

Ed in tutto questo i sindacati dove stanno?

Questo è il massimo che hanno saputo produrre: Comunicato unitario di Gruppo: PIANIFICAZIONE FERIE ANNO 2012 ED UTILIZZO DELLE EX FESTIVITA’.

Le Organizzazioni Sindacali avrebbero potuto essere più incisive ed incalzanti, ma hanno preferito soprassedere. Perché? Ed il prossimo step dell’Azienda quale sarà? Pianificare le ferie dei lavoratori a suo insindacabile giudizio?

Chi ha una risposta mi faccia sapere. Grazie.

Ecco le considerazioni del collega sull’argomento:

“A parte il linguaggio che lascia perplessi (stiamo parlando di Ferie) si richiamano fantomatici: obiettivi da raggiungere, pianificazioni con percentuali viste e riviste, affinamenti, piccolo step, modificare prima e raggiungere i target, sollecitare le risorse. Un delirio di parole.

Un linguaggio solitamente utilizzato nelle riunioni di vendita, usato nelle filiali per il conseguimento dei budget, viene usato per parlare di FERIE residue. Sinceramente se non fosse per il pregresso, riunione con HR network Lombardia, presentazione alle O.S. in anteprima della lettera di HR relativa al sollecito ferie, farebbe ridere.

Invece genera diciamo “perplessità” per non sconfinare nel linguaggio. Ma in che mani siamo finiti ? Ma chi è costui, per chi scrive ? Ma quale delirio di onnipotenza crede o gli fanno credere di avere ? Ma allora che cosa ci hanno raccontato fino all’altro ieri ? Notare che la comunicazione, ha scatenato una serie di altre mail di chiarimenti, che per motivi di privacy, non mi sento di inviare, ad esempio qualche collega ha richiesto un’apertura di tickets per sostituire le ex festività già utilizzate con il giorno o giorni di ferie già utilizzati e giù a valanga, qualcun altro si è domandato “ma se non più che un paio di mesi fa ci hanno mandato lettera nello stipendio con scritto di pianificare il 20% delle ferie residue” cosa vogliono adesso, si è alzato lo spread dobbiamo fare manovra correttiva ?

Naturalmente tutto questo a scapito dell’attività lavorativa……ma si sa ognuno ha i suoi obiettivi e lo scrivente (HR) ha in mano un poco di delirio di onnipotenza.”

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By aidos