Praticamenete nulla. Cose già dette, viste e riviste.

Il Sole24Ore scrive: “Patto tra lavoratori , clienti ed aziende che si basa sul reciproco senso di responsabilità e fiducia: distanza oltre un metro, divisori negli open space, mascherine, lavoro agile o presenze alternate: in caso di febbre o sintomi non entrare in azienda”

Però se si scorre il “protocollo condiviso” tra ABI e le cinque organizzazioni sindacali di categoria si capisce che oltre il “distanziamento sociale” c’è poco. Anzi, qualcosa è persino peggio rispetto al Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. Nel Protocollo governativo si dice espressamente che le riunioni fisiche non sono consentite (salvo eccezioni), mentre nel Protocollo ABI si dice che vengono favorite quelle remoto. Non è questione di lana caprina…c’è differenza di sostanza.

Mancano come sempre le specifiche sugli adeguati strumenti di protezione individuale (forniti da chi? Ce le dovremo portare da casa? E se sì, come farà l’Azienda a garantire che essi siano omologati e validi strumenti a difesa della clientela e degli altri lavoratori? Quindi, mascherine e guanti di che tipo? Usa e getta o sanificabili? E come?) Non mi risulta che ci siano comunicazione aziendali o dagli RLS a tale fine.

Inoltre il Protocollo tanto decantato dai sindacati sembra un po’ lacunoso in merito ai colleghi che hanno contratto il virus ma non sono stati sottoposti a tampone al termine della malattia. Come devono essere gestiti gli accessi di questi lavoratori ora asintomatici ma per i quali non vi è certezza che non siano più portatori del virus? Senza considerare poi che il protocollo è più centrato nella gestione della rete (sportelli e filiali) trascurando non poco la gestione dei grandi stabili (direcini centrali e centri servizi) dove la presenza di “personale esterno” è massiccia. Perchè non si sono riprese le più stringenti regole previste dal protocollo governativo?

Come sempre, ai posteri l’ardua sentenza.

Articolo de Ilsole24ore: La Fase 2 arriva anche in banca: le nuove regole dal 4 maggio

Qui il secondo protocollo di settore in materia di “Misure di prevenzione contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19 per garantire l’erogazione dei servizi del settore bancario ai senso del DPCM 26 aprile 2020”

By aidos