I legami di Idrizovic con il radicalismo islamico Col sindacato ha avuto il permesso di soggiorno

«Sono in Italia da dieci anni con la protezione sussidiaria e il patronato della Cgil mi ha aiutato per il permesso di soggiorno.

 Non sono un terrorista», sosteneva in giugno al Giornale Idriz Idrizovic espulso ieri mattina dall’Italia per «ragioni di sicurezza nazionale». Il kosovaro, che secondo il ministero dell’Interno, ha collegamenti con il radicalismo islamico, non solo godeva della protezione sussidiaria, uno status simile a quello di rifugiato, perché nel suo paese sarebbe in pericolo. Idrizovic, dal 2008 in Italia, «stava chiedendo la cittadinanza italiana» secondo fonti dell’antiterrorismo. Nell’incontro con lui alla stazione di Lecco all’inizio dell’estate, il predicatore kosovaro respingeva le accuse di essere «un cattivo maestro» e prendeva le distanze dal radicalismo, forse perché sentiva il fiato sul collo. Per questo motivo sottolineava che come gorani, etnia non amata dagli albanesi del Kosovo, aveva ottenuto dalla Commissione per l’asilo la «protezione sussidiaria» nel nostro paese. E per questo aveva diritto al permesso di soggiorno rilasciato fino al 2019 grazie all’aiuto del patronato #Cgil. Idrizovic viveva a Olgiate con la moglie e cinque figlie…. continua qui accedendo a IlGiornale

By jvb