I partigiani non comunisti all’Anpi «Caso Servello, nulla da eccepire»

L’Anpi insiste sul caso Servello. Ma l’Anpi non rappresenta tutti i partigiani e si è visto proprio alla cerimonia del Monumentale. Il Comune di Milano, dopo la decisione di una commissione ad hoc, ha individuato i nomi da iscrivere al Famedio: 29 milanesi illustri fra cui quello di Franco Servello. Deputato del Msi per decenni, consigliere comunale a Milano e Vigevano, Servello (scomparso poco più di un anno fa) era già stato insignito dell’Ambrogino d’oro e aveva ricevuto una lettera del presidente Carlo Azeglio Ciampi in occasione del suo addio al Parlamento. Riconoscimenti che non sono bastati all’Associazione nazionale dei partigiani italiani, che prima ha protestato, poi ha annunciato – e messo in pratica – una sorta di boicottaggio, infine ha criticato il discorso che il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo ha tenuto al Famedio. Rizzo, fra l’altro eletto con la «Sinistra per Pisapia», aveva tentato di difendere la scelta (anche e soprattutto sua, visto che presiedeva la commissione) ma nello stesso tempo aveva mostrato di voler comprendere o giustificare la protesta dell’Anpi. Un tentativo che i partigiani di sinistra hanno mostrato di considerare non convincente. Lunedì al Famedio, però, alcuni partigiani erano presenti. Era rappresentata, per esempio, la Fiap. La Fiap è la sigla dei partigiani socialisti, laici e liberalsocialisti, appartenenti a Giustizia e Libertà, alle brigate Matteotti, del Partito d’Azione. Una storia prestigiosa, dunque. E un presente che non sempre coincide con le posizioni della più nota Anpi. Il caso Servello è uno di questi casi: «Se il Comune ha deciso così – spiega Luigi Francesco Morrone, responsabile del raggruppamento Fiap di Milano – non abbiamo nulla da eccepire». «Certo – aggiunge Morrone – non mi fa impazzire l’idea che accanto ai partigiani ci sia Franco Servello, ma mi sembra che si stia facendo di un filo una corda». Una posizione esagerata, dunque, quella dell’Anpi. «I problemi oggi sono ben altri – aggiunge Morrone – il sindaco Pisapia è sicuramente di sinistra e sicuramente antifascista». «La Fiap – conclude – ha posizioni su tante cose diverse da quelle dell’Anpi. Basta dire che per l’Anpi la Resistenza è stata una cosa solo dei comunisti. E ovviamente per noi non è così».

Sul caso Servello si sono esposti in particolare gli esponenti di Fratelli d’Italia, molti dei quali hanno conosciuto personalmente il deputato Msi. L’assessore regionale Viviana Beccalossi e i consiglieri Riccardo De Corato e Francesco Dotti, hanno sottolineato come Fdi abbia partecipato alla commemorazione in Regione di Agostino Casali, presidente onorario dell’Anpi. «C’è chi nel rispetto della persona e nel nome della pacificazione, onora la morte, a prescindere dalle appartenenze» hanno detto.

 

By aidos