“Che dire ci siamo svegliati e abbiamo creato un lazzaretto: la Lombardia. O meglio una zona dell’Italia che vale 16 milioni di abitanti e metà del Pil. Prima la salute e poi economia: tanto la prima si paga da sola. Soltanto il 27 febbraio mi ricordo quel titolo di Repubblica riapriamo Milano. La comunicazione da cialtroni sul decreto che chiude la Lombardia dal senso dell’incapacità di chi ci governa”. E’ il duro atto d’accusa consegnato a Fb del giornalista Nicola Porro, all’indomani del caos del decreto sul coronavirus e nelle ore più calde della fuga dalla Lombardia e dal nord. Un atto d’accusa al governo che va ascoltato fino in fondo.
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