La linea generale è che il datore di lavoro non può utilizzare nessuno strumento specifico per il controllo dipendenti a distanza senza che ci siano motivazioni precise (ad esempio, esigenze produttive, organizzative, di sicurezza), e senza un accordo sindacale o un’autorizzazione della DTl, la direzione territoriale del Lavoro: resta il fatto che la riforma dei controlli sui dipendenti ha eliminato una serie di paletti previsti invece dalla attuale normativa (in vigore fino a quando non sarà ultimato l’iter del decreto attuativo del Jobs Act). Alla base della nuova norma, l’esigenza di adeguare la legislazione alle nuove tecnologie, inserendo quindi le regole specifiche per pc, smarthpone, tablet. Tecnicamente, lo ricordiamo, viene modificato l’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori. Ma vediano cosa cambia specificamente per una serie di strumenti precisi, armonizzando la nuova norma con le regole del garante Privacy.
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