Letto il comunicato sindacale relativo al rinnovo del nostro contratto di categoria? Ci tranquillizza. Non siamo una nave in balia delle correnti o del mare in tempesta, ma siamo ben saldi ed ancorati in porto.

Vabbé, crediamoci, con la speranza di non dover leggere, fra qualche mese, una notizia come questa….

“Ancora da appurare le cause per le quali un’imbarcazione è affondata mentre si trovava ben salda agli ormeggi in porto. A chiamare gli uomini della Capitaneria, che sono immediatamente intervenuti e hanno provveduto a verificare lo scafo, sono stati i proprietari dell’imbarcazione.

Sfatato il pericolo di fuoriuscita inquinanti? I proprietari negano ogni pericolo e minimizzano, ma la Capitaneria posiziona nella zona dove il natante è affondato delle panne assorbenti antinquinamento. Forse il pericolo non è scampato.

Nella mattinata si sono avviate le fasi per il recupero dello scafo che hanno visto impegnati i vigili del fuoco ed una squadra di sommozzatori di protezione civile; sul posto era presente anche il responsabile della Protezione Civile. Ogni sforzo e tentativo di salvare il bastimento è risultato vano.”

Traslando nella nostra realtà scegliete voi chi può essere la Capitaneria di porto, chi il proprietario (solo l’ABI?), chi i Vigili del Fuoco…… Quello che è certo è che la “fuoriuscita d’inquinanti” non può che avere a che fare con i lavoratori (esodati, ceduti, sfruttati o malpagati ….fate voi.)

Di seguito potete leggere il comunicato delle nostre Segreterie Nazionali. Buona lettura.

UN CCNL CHE RAFFORZA GLI ORMEGGI

DELLE TUTELE E DEI DIRITTI

Le oltre 1500 assemblee per la valutazione dell’Ipotesi di Accordo 19 gennaio 2012, per il rinnovo del CCNL 8 dicembre 2007, certificate secondo le disposizioni dell’Accordo 24 ottobre 2011, si sono concluse il 17 aprile u.s.registrando la partecipazione di 101.351 lavoratrici e lavoratori, dato tra i più alti dei recenti rinnovi.

I risultati nazionali hanno assegnato ai si il 59,7% ed ai no il 40,3%. Se si considerano nella base di calcolo anche le astensioni i si sono il 57,0%, i no il 38,4%, gli astenuti il 4,6%.

RINGRAZIAMO TUTTE LE LAVORATRICI E TUTTI I LAVORATORI CHE PARTECIPANDO, DIBATTENDO, MANIFESTANDO IL PROPRIO GIUDIZIO ED ESPRIMENDO IL PROPRIO VOTO HANNO SCRITTO UNA PAGINA IMPORTANTE DI DEMOCRAZIA SINDACALE.

ORA LA CATEGORIA HA IL SUO CCNL, LO STRUMENTO DI TUTELA FONDAMENTALE DEI SUOI INTERESSI, QUANTOMAI NECESSARIO IN UN MOMENTO STORICO NEL QUALE ALL’ORIZZONTE NON SI VEDONO SPIRAGLI DI USCITA DALLA CRISI, IL NOSTRO PAESE È NUOVAMENTE IN RECESSIONE, L’ODISSEA DEL DEBITO SOVRANO È IRRISOLTA, LE RICADUTE SULL’EQUILIBRIO ECONOMICO, PATRIMONIALE, OCCUPAZIONALE DELLE BANCHE VIA, VIA PIÙ GRAVI.

ORA LA CATEGORIA PUÒ GUARDARE CON MAGGIORE SERENITÀ AL SUO FUTURO AVENDO, SAGGIAMENTE, RESPINTO I RISCHI DI DISAPPLICAZIONE DEL CCNL E LA “SOLUZIONE MARCHIONNE” CHE LA BOCCIATURA DELL’IPOTESI DI ACCORDO PERSEGUITA DAL COMITATO DEL NO AVREBBE DETERMINATO!!!

A TUTTI GARANTIAMO IL NOSTRO IMPEGNO STRAORDINARIO, PERCHÈ STRAORDINARIE SONO LE DIFFICOLTÀ DEL MOMENTO PRESENTE.

Per completare l’architettura del nuovo CCNL occorre ora definire nelle Commissioni le materie ad esse rinviate, dalla conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro alle declaratorie/profili professionali/inquadramenti/scala parametrale.

Per gestire la strumentazione innovativa del CCNL:

– il Fondo per la creazione di nuova occupazione a tempo indeterminato e per la bonifica strutturale della precarietà nel settore;

– il nuovo premio unico di risultato che riforma il vecchio premio aziendale ed i vecchi sistemi incentivanti e gode, in quanto negoziato, della ritenuta di imposta secca agevolata del 10%;

– i presidi occupazionali : area contrattuale, corrispondenza tra orario contrattuale ed orario di fatto, orario di sportello.

Per affrontare nei gruppi e nelle aziende le revisioni dei piani industriali, conseguenti alla riforma previdenziale, le ricadute occupazionali, l’emergenza ESODATI , con una strumentazione contrattuale più potente ed efficace.

Per continuare la battaglia per L’EQUITÀ distributiva, iniziata nel CCNL, e con la richiesta al Presidente del Consiglio, al Governatore della Banca d’Italia ed al Presidente dell’ABI di introdurre un rapporto insuperabile uno a venti tra retribuzioni medie del personale e remunerazioni del Top Management.

Da oltre un ventennio il sistema bancario italiano è investito da scosse telluriche ricorrenti. La categoria ha saputo affrontarle con lungimiranza e determinazione salvaguardando la sua unità e la sua coesione sociale.

COSÌ È STATO NEL 1990, QUANDO LA NORMATIVA DELL’AREA CONTRATTUALE EVITÒ LA FRAMMENTAZIONE CONTRATTUALE DELLA CATEGORIA; COSÌ È STATO NEL 1997/1999 QUANDO IL FONDO DI SOLIDARIETÀ ERESSE UNA BARRIERA INVALICABILE CONTRO I LICENZIAMENTI COLLETTIVI; COSÌ È OGGI QUANDO IL FONDO PER LA CREAZIONE DI NUOVA E BUONA OCCUPAZIONE TENTA, PROGRAMMATICAMENTE, DI USCIRE DALLA LOGICA DELL’ESCLUSIVA GESTIONE DEGLI ESUBERI.

LA NOSTRA STORIA CONFERMA CHE LA SOLIDARIETÀ, IL VALORE ETICO CHE PERCORRE TUTTA LA TRADIZIONE DEL MOVIMENTO SINDACALE, È CAPACE DI ISPIRARE POLITICHE CONTRATTUALI VINCENTI!

OFFRIRE TUTELE AI COLLEGHI UNITAMENTE A SPERANZA E FUTURO A CHI GUARDA AL NOSTRO SETTORE COME APPRODO SOCIALE SICURO È IL MODO PIÙ NOBILE E PIÙ EFFICACE DI PRESIDIARE LA NOSTRA STESSA SPERANZA E DI DARE CERTEZZA AL NOSTRO STESSO FUTURO!!!

LE SEGRETERIE NAZIONALI

DIRCREDITO – FABI – FIBA-CISL – FISAC – SINFUB – UGL – UILCA

Roma, 24 aprile 2012

By aidos