unisinUBIS
prioritario garantire una migliore qualità di vita lavorativa
no alle esternalizzazioni

Ubis rimane un elemento “core” dell’attività del Gruppo UniCredit: lo ha dichiarato l'A.D. Paolo Cederle nel corso di un incontro avuto nei giorni scorsi con il Sindacato.
Contestualmente, l’A.D. ha tuttavia precisato che la progettualità delle joint venture è un modello visto con favore dal Gruppo, che le considera “estensioni strategiche” di Ubis capaci di abbattere i costi e razionalizzare il servizio, interagendo con altre società nell’ambito di una sorta di “azienda estesa”.
Attualmente, il progetto Newton sarebbe considerato chiuso, payments e Uccmb ne costituirebbero soltanto la coda, ma pur non essendoci attualmente studi di fattibilità legati ad esternalizzazioni, non è escluso che in futuro non ve ne possano essere.
Il responsabile HR Michele Ungaro ha presentato il piano di assunzioni 2014 in Ubis, che coinvolge l’Italia (da 70 a 120 assunzioni) e la Germania (10 assunzioni), ma che predilige la Polonia e la Romania (250), dove verranno addirittura portati dei competence center.
Le assunzioni ipotizzate dovrebbero portare all'interno nuove competenze nell'area ICT, ma non saranno finalizzate all’eliminazione delle consulenze.
Dal lato organizzativo, è stato preannunciata la sperimentazione di un progetto di smart working, focalizzato sulla razionalizzazione degli spazi di lavoro e su forme di flessibilità orientate a far convergere le esigenze personali con quelle aziendali (My Working).
Sin qui, in sintesi, le comunicazioni aziendali.
Dal lato sindacale, Unisin ha dapprima fortemente richiamato i vertici di Ubis ad individuare soluzioni organizzative tali da garantire prioritariamente una migliore qualità della vita lavorativa dei colleghi; in particolare, Unisin ritiene superata la concezione degli spazi lavorativi organizzati in open space.
Relativamente al progetto Newton, Unisin ha ribadito la propria assoluta contrarietà verso la cessione di attività e di professionalità, evidenziando come i progetti già avviati non abbiano prodotto i risultati previsti ed annunciati, rimanendo tra l’altro UniCredit l’unico cliente delle joint venture create.
Unisin ha inoltre stigmatizzato il fatto che troppe attività cedute alle newco previste dal progetto Newton sono state sfilate e portate all’estero, con pregiudizio della tanto decantata professionalità dei nostri, purtroppo, ex colleghi.
Per quanto riguarda le assunzioni e il piano di investimenti, pur rendendo atto dello sforzo teso al consolidamento di Ubis, Unisin ha dichiarato di ritenerli negativamente sbilanciati rispetto al Paese Italia, che versa in gravi situazioni dal lato dell’occupazione.
Unisin ha poi sottolineato la necessità di investire sulle risorse interne, fornendole di un’adeguata formazione, al fine di salvaguardare la loro professionalità e di conseguenza anche le loro attività lavorative: in tale ottica, non è condivisibile il considerevole onere delle consulenze esterne.

Secondo Unisin è inoltre necessario porre la massima attenzione ai temi della salute e della sicurezza nell’ambito lavorativo, nel quale sembrano evidenziarsi crescenti criticità dal lato dello “stress lavoro correlato”.
Unisin ha infine contestato la situazione di crescente discrezionalità aziendale nell’elargizione dei premi incentivanti: a parità di costi, Unisin ha rivendicato la necessità che una più ampia base di lavoratori possa esserne beneficiaria.

Milano, 7 febbraio 2014
UNITÀ SINDACALE FALCRI SILCEA
ORGANO DI COORDINAMENTO UBIS

By jvb

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