Nel comunicato sindacale Aggiornamento Covid 19 Def le OO.SS. di #UniCredit mettono in evidenza le criticità che ancora oggi, nonostante sia passato più di un mese dall’inizio dell’emergenza, chi lavora nelle agenzie deve sopportare.

Alle difficoltà organizzative si aggiungono poi le carenze del SSN:

(…) Abbiamo sollecitato, in un’ottica prudenziale ed al fine di una maggior efficacia del contenimento del contagio, un allungamento dei periodi di assenza dei colleghi e colleghe che potrebbero aver contratto il Covid-19. Purtroppo in molte Regioni i tamponi non vengono fatti se non a soggetti con sintomatologia grave e non a coloro che sono stati posti in quarantena prudenziale dal medico di famiglia.(…)

C’è poi il pasticciaccio all’italiana in merito all’anticipi sulla cassa integrazione:

(…) Registriamo che, ad oggi, la procedura relativa alla messa in pratica dell’anticipo CIG graverà in modo pressoché esclusivo sui Responsabili di Filiale mentre invece come da noi già segnalato, sarebbe opportuno un fornire un supporto concreto a chi ricopre tale ruolo, già in difficoltà per il contesto attuale e le incombenze ordinarie.
Non vogliamo entrare, non potremmo entrare, nel merito del credito ma, come Organizzazioni Sindacali, abbiamo l’obbligo di chiedere che l’anticipo della cassa integrazione (1400 euro!) venga concesso senza rallentamenti e passaggi di valutazione del merito creditizio. (…)

Una richiesta sacrosanta quella avanzata dalle OO.SS., se non fosse che nell’atto di convenzione firmato da Abi e dalle parti sociali c’è una clausola che fa ricadere il rischio creditizio sugli istituti di credito (qui la convenzione):

In caso di mancato accoglimento della richiesta di integrazione salariale, o allo scadere del termine dei sette mesi se l’Inps non avrà versato la somma, la banca potrà richiedere l’importo dell’intero debito relativo all’anticipazione al lavoratore che provvederà ad estinguerlo entro trenta giorni dalla richiesta.

Semplificando il lavoratore rischia di dover rimborsare quanto ricevuto, un paradosso che nasce da un pericoloso gioco di scatole cinesi spiegato bene nell’articolo che trovate qui.

A questo punto urge conciliare i due obiettivi apparentemente inconciliabili (sostenere i lavoratori rimasti senza reddito e nel contempo la tutela economica della banche) senza che questi ricadano però sui lavoratori del credito, Responsabili di Filiale in primis.

 

By aidos