Un progetto di pulizia etnica e religiosa nell’indifferenza dell’occidente.

Oggi i cristiani della Nigeria, domani i cristiani dell’Europa

di Giulio Meotti  •  1 maggio 2018       

  • Secondo Philip Jenkins, uno dei massimi esperti di Cristianesimo, è in Nigeria che verrà deciso l’equilibrio tra l’Islam e il Cristianesimo in Africa. Questo è il motivo per cui gli islamisti massacrano i cristiani.
  • “Se gli islamisti dovessero occupare la Nigeria, sarebbe un trampolino di lancio [sic] per conquistare i paesi più piccoli. Se la Nigeria cade in mani islamiste, tutta l’Africa sarà a rischio”. – Hyacinth Egbebo, vescovo cattolico della diocesi di Bomadi, in Nigeria.
  • “L’orda” di cui parla Wole Soyinka non si fermerà ai confini nigeriani, ma cercherà di colpire anche l’Europa occidentale. Siamo fortunati ad essere sopravvissuti a molti attacchi come quelli di Madrid, Londra, Parigi e Berlino, solo per citarne alcuni. Ma quanti altri ce ne saranno? E per quanto tempo?

In genere, l’Africa fa breccia nell’Occidente quando i terroristi attaccano obiettivi occidentali. Per cominciare, nel 1993 in Somalia, furono abbattuti due elicotteri militari americani Black Hawk. Poi, al-Qaeda attaccò nel 1998 le ambasciate statunitensi in Kenya e Tanzania. E ancora, di recente, lo Stato islamico ha pubblicato un video che mostrava l’uccisione di quattro soldati americani in un agguato in Niger lo scorso ottobre. Ma l’Occidente è rimasto in silenzio. Non sembra preoccuparsi del genocidio perpetrato dai terroristi islamici che sta sterminando in Nigeria la più grande comunità cristiana dell’Africa.

Di recente, il Colosseo a Roma è stato illuminato di rosso per protestare contro le persecuzioni dei cristiani. A illuminare il simbolo più famoso dell’Italia è stata la fondazione “Aiuto alla Chiesa che soffre” per attirare l’attenzione sugli intensi e massicci massacri perpetrati contro i cristiani.

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