Lo aspetterebbe una pensione da fame (sempre ammesso che ci arrivi, alla pensione!)

(…) calcoli – E nel 2014, spiega il dossier segreto di via XX settembre, il tasso di rivalutazione scenderebbe a -0,024 per cento. Per la prima volta, per essere chiari, mille euro messi da parte all’Inps avranno un valore di 999,9 euro. Le previsioni per il futuro non sono certo rosee. Con questi trend di crescita negativi un lavoratore trentenne di oggi rischia di ritrovarsi a 67 con un assegno pensionistico che equivale al 49 per cento dell’ultima busta paga. Se il Pil invece dovesse crescere del 2 per cento all’anno allora la pensione corrisponderà al 71 per cento dell’ultima busta paga. Insomma i numeri parlano chiaro: se il Paese non riparte, i pensionati del futuro rischiano di essere davvero poveri. 

L’articolo: Pensioni, col Pil negativo rischiano di svalutarsi

(Immagine: economia.panorama.it)

By aidos