Agostino Megale (Fisac Cgil) e Lando Maria Sileoni (Fabi) partono per la nuova crociata in BPM.

Dal comunicato sindacale SALLCA CUB “BANCA POPOLARE DI MILANO – LA COGESTIONE ALL’ITALIANA” del 2011, ma sempre attuali

(…) “Dal 2006 ad oggi all’interno della Banca Popolare di Milano sono stati promossi 130 esponenti dell’Associazione Amici o delle Organizzazioni Sindacali interne su 175. L’incidenza è quindi pari al 74% del totale dei soggetti interessati, mentre considerando la totalità dei dipendenti BPM le promozioni hanno riguardato il 47% del totale”

Radiocor, 21/10/2011, ore 13:19:40

(…) Invece in Italia, dove la cogestione formale non è mai veramente decollata, abbiamo degli esempi assai poco edificanti proprio nel settore in cui lavoriamo, esempi che purtroppo vengono proposti come modello per l’intero sistema. Ci riferiamo alla Banca Popolare di Milano, un’azienda a ragione sociale cooperativa in cui i sindacati concorrono, attraverso l’Associazione Amici della BPM, a scegliere gli amministratori. Dal 2003, ad ogni rinnovo delle cariche, si assiste quindi ad un vero e proprio scatenamento di guerra per assicurarsi posizioni di comando tramite nomina di dirigenti amici che possano poi restituire il favore, sdebitandosi con ricche promozioni di carriera per i sindacalisti appartenenti alle cricche in competizione. (…)

Come sindacato di base dei lavoratori, non abbiamo alcuna posizione di rendita da difendere. Pensiamo che il sistema consociativo vigente in BPM sia l’applicazione estrema di un modello di governo delle banche italiane in cui i sindacati firmatari e trattanti giocano un ruolo importante, sebbene subalterno. Un ruolo importante nel garantire tramite la firma degli accordi l’applicazione di piani industriali inattendibili, predisposti da manager strapagati. Manager che hanno perso il senso della realtà e faticano ad adattare le proprie astratte strategie ad un contesto economico finanziario in gravissima difficoltà che non può reggere ulteriori devastazioni ad opera delle banche e delle loro politiche predatorie. (…)

L’articolo pubblicato da IlSole24Ore (Risiko Bpm, i sindacati vogliono essere coinvolti) è chiaro: bisogna tornare a spartirsi le poltrone!

By jvb