Non di meno recepiamo positivamente che delle circa 700 assunzioni, a detta dell’azienda circa 500, che “sembravano” destinate ad essere concretizzate solo all’estero, riguarderanno invece anche il perimetro italiano di UBIS anche se in percentuale minore rispetto ai paesi esteri.

Il 70% (ma forse anche di più, questo lo scopriremo solo vivendo) delle assunzioni in Ubis sarà effettuato oltre gli italici confini.

E’ molto probabile che quel centinaio d’assunzioni  che si faranno nei prossimi anni in Italia sarà necessario per ricoprire posizioni chiave nella Governance o per ricoprire ruoli per attività che difficilmente potranno essere delocalizzate all’estero velocemente.

Non a caso le assunzioni si concentreranno soprattutto in quei paesi (Polonia e Romania) dove minore è il costo della manodopera.

Dov’è l’impegno sociale delle banche a sostenere il proprio Paese?

Meglio sfruttare i lavoratori romeni o polacchi pagandoli poche centinaia di euro al mese che investire in Italia, dove tra l’altro, il tasso di disoccupazione giovanile è molto più alto….continua accedendo a sceltalibera.wordpress.com

By jvb