Le banche si preparano per nuovi modelli di business (che vuol dire tutto e niente) mentre i bancari s preparano (proni) per l’arrivo del nuovo contratto di categoria.

L’intervista al Presidente ABI è fin troppo lucida al riguardo

(…)

Quali devono essere i capisaldi del prossimo contratto di categoria?

«Il primo presupposto è il rapporto molto costruttivo in essere con le rappresentanze sindacali, il secondo l’accordo dell’8 febbraio sulle regole per prevenire gli abusi nella vendita dei prodotti finanziari, il terzo è il comune interesse delle imprese bancarie e dei sindacati a sviluppare quelli che alcuni definiscono nuovi modelli di business, E che io definisco nuove attività complementari a quelle creditizie classiche. Vedo tre laboratori volti a: ridurre le spese di struttura, ridurre i crediti deteriorati, trovare nuove linee di business. Il dialogo è aperto anche a forme innovative di contrattualistica che possano tenere conto anche di mondi complementari come quello finanziario e assicurativo».

Quindi un contratto unico e un bancario non dipendente ma libero professionista?

«Il mondo del credito è pronto a compiere innovazioni per svilupparsi».

Gli oltre 22mila tagli all’occupazione già previsti nel settore, appaiono i primi della nuova era. Il Fondo esuberi è sostenibile o dovrà essere ancora più finanziato dallo Stato come è stato necessario per evitare il bail-in di Mps e delle due Venete?

«Il fondo è sostenibile e gestito nella maniera più trasparente: il mondo bancario, aziende e addetti, riceve meno risorse di quante non ne versi allo Stato per la Cig, che non utilizza. Ora vigileremo che sia rispettato il principio che il denaro stanziato ma non utilizzato sull’anno confluisca nelle disponibilità del Fondo per l’anno successivo».

(…)

“Crac bancari finiti, ora si riparte”

 

By jvb