https://www.facebook.com/1807601936225318/posts/2590752634576907

Qui sopra il post del Sindaco di #Meda pubblicato sui social in merito alla cessione della partecipazione nella municipalizzata #AEB. Come comunicato dal Sindaco “il Comune di Meda non riceve alcun servizio svolto da Aeb o dalle sue partecipate. Riceve unicamente il dividendo che si aggira sui 100mila euro, destinato a spesa corrente. A seguito della trasformazione societaria questo dividendo potrebbe subire anche un aumento, ma non vi è certezza. Sicuramente si tratta di un importo marginale rispetto al bilancio del Comune e soprattutto che non giustifica l’opportunità di valutare la liquidazione in queste condizioni con oltre 5 milioni di euro certi.”

Meda ha quindi deciso di passare all’incasso e crearsi un “tesoretto” per la gestione di attività ordinarie e straordinarie. Ben diverso sarà l’impatto per il comune di Seregno.

E’ ovvio che le “piccole” aziende municipalizzate del gas e dell’energia elettrica che oggi producono corposi utili per i comuni che le controllano, domani con la liberalizzazione della distribuzione gas e – soprattutto – della vendita diretta di energia elettrica rischieranno di essere messi fuori mercato. Con la liberalizzazione del mercato elettrico prima e del gas poi, la soglia minima di clienti per rimanere operativi e competitivi è indicata (fonte Sole24Ore) in 1 milione di clienti. Una cerscita che è impensabile per le realtà locali. La strada delle aggregazioni è perciò l’unica perseguibile, anche in ottica di sviluppo della digitalizzazione e della vendita e assistenza dei servizi on-line.

Ma se il matrimonio per Aeb (che contava nel 2019 circa 200.000 clienti, valore lontanissimo dalla soglia minima prevista per mantenere un adeguato livello di redditività) è scontato, non lo è altrettanto la scelta del partner e soprattutto le condizioni a cui aderire.

Dal Sole24Ore del 25 ottobre 2019

(…) A Seregno, invece, è stata proprio la discontinuità politica a dare un forte accelerazione al consolidamento della municipalizzata Aeb (Ambiente Energia e Brianza), più nota col nome della controllata Gelsia, che già in passato aveva tentato senza successo di convolare a nozze con Ascopiave. L’anno scorso il Comune di Seregno ha cambiato colore con la vittoria del sindaco di centro-sinistra Alberto Rossi e quest’estate ha rinnovato il board di Aeb, in cui il nuovo presidente è Loredana Bracchitta, con l’obiettivo di lavorare subito a una possibile partnerhip. Così, è storia di una settimana fa, Aeb e A2A hanno firmato una lettera d’intenti per realizzare un’alleanza, ancora ovviamente tutta da scrivere. (…)

Confidiamo che la scelta non sia solo “politica” perchè un matrimonio che nasce su queste basi non sarà destinato a durare. In A2A è il sindaco di Milano Sala che decide la nomina del management, ha infatti da poco cambiato la squadra (vincente) che aveva portato utili milionari nelle casse del comune. Immaginiamo che Sala abbia fatto la sua scelta politica.

E per Aeb? ‘Produciamo utili e dividendi ma andiamo con le brighe calate da A2A che deciderà per la nostra Azienda.” Sono le parole di un cosigliere d’opposizione del comune di Seregno. L’ assenza della due diligence nella documentazione consegnata ai consiglieri d’opposizione lascia perplessi.

Di seguito alcuni articoli e post:

Ecco l’articolo di Sebastiano Torrini che riporta una sintesi della nottata che ha visto il via libera della giunta all’operazione ed i malumori dei componenti dell’opposizione presenti al comune di Seregno (Lega, Forza Italia e Noi per Seregno hanno abbandonato l’aula “virtuale”):

Aeb, via libera al matrimonio con A2A, ma perde Meda

In un articolo dell’11 aprile scorso alcuni sindacati chiedevano un maggior coinvolgimento delle parti in causa sulla discussione del piano industriale. Inutile dire che la richiesta è rimasta inascoltata:

Seregno: partnership Aeb-A2A, la Cgil chiede un dibattito. «Vorremmo sentire le opinioni dei Comuni»

Qui un post del Consigliere di minoranza Vermondo Busnelli (Meda per tutti) del comune di Meda

By aidos